Page 9 - Bollettino Rotary Club Bergamo Sud
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06 dicembre 2018 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 744 (13) anno rotariano 2018 - 2019 responsabile Edoardo Gerbelli
Sud, rappresentato da Piero Minetti e di cui Valagussa e Fagnani sono membri, che ha deciso di sostenere, in via del tutto esclusiva, il completo costo delle operazioni di restauro.
Abbiamo potuto osservare e seguire in diretta il restauro grazie al piccolo padiglione allestito nella sala 2 dell’Accademia Carrara, dove la Fagnani dal mese di agosto ha lavorato al restauro, permettendo ai visitatori di assistere al suo lavoro in tempo reale.
Ci era stato promesso che il restauro sarebbe continuato fino a prima di Natale e che la ricongiunzione tra le due tavole sarebbe diventata realtà nel 2019. Le promesse sono state mantenute e, anzi, le tempistiche anticipate.
Venerdì 30 novembre, infatti, l’Accademia Carrara ha accolto i suoi visitatori fino a tarda sera per un’apertura straordinaria ad ingresso ridotto per celebrare la conclusione del restauro del “Mantegna ritrovato” e poter vedere da vicino il restauro concluso. Numerose le persone accorse al museo e tanti gli occhi meravigliati di fronte ai vivaci colori (dall’arancio al blu) riportati alla luce dalla Fagnani, protagonista emozionatissima della serata.
Un momento di condivisione e di festa, oltreché di saluto, che avvia il tour europeo che vedrà l’opera, nei prossimi mesi, essere uno straordinario ambasciatore del museo bergamasco oltre i confini nazionali.
La Resurrezione di Cristo, infatti, è pronta per volare alla National Gallery di Londra in occasione della mostra “Mantegna and Bellini”, dove avverrà, dopo secoli, il ricongiungimento con la Discesa al Limbo. Successivamente andrà alla Gemäldegalerie di Berlino.
E a Bergamo? “Speriamo che anche la nostra città possa godere di questa congiunzione: stiamo lavorando affinché sia possibile”, ha promesso Maria Cristina Rodeschini.
Noi incrociamo le dita aspettando di vedere le due tavole insieme, e chissà, di poter assistere, anche, alla ricongiunzione di tutte le tavole che, insieme, tanto tempo fa, formavano un pannello unico ospitato nella cappella funeraria della famiglia Gonzaga al Castello di San Giorgio di Mantova.
“C’è una storia molto interessante dietro al nostro Mantegna che deve essere ancora portata alla luce. I pezzi del puzzle devono ancora essere composti, ma, quel che è certo, è che aprirà molti e nuovi scenari sulla storia dell’arte italiana di fine quattrocento”, ha concluso Giovanni Valagussa.
(BERGAMONEWS del 1 dicembre 2018)
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