Page 18 - Rotary Club Bergamo Sud
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o obblighi e quindi riuscire a guidare un Club verso uno scopo comune è un’occasione di crescita unica per un ventenne.
Il “mio” anno, a cavallo tra due millenni, ci vide impegnati su due fronti. Insieme agli amici del Rotaract Bergamo e a quelli di Treviglio aiutammo l’ Associazione Tau di Arcene in quello che fu il primo progetto comune che vide uniti i club della nostra provincia. Aiutare bambini abbandonati o allontanati dalle loro famiglie e con patologie gravi e gravissime era un qualcosa che meritava uno sforzo eccezionale e sinergico. Il secondo progetto ci portò ad aiutare l’associazione “Albero della vita” che ha come obiettivo la realizzazione dei sogni dei bambini gravemente malati e con prognosi infausta.
Ma in quell’anno non fui solamente presidente, fui anche delegato di zona per l’allora nostro governatore Davide Campari e come tale, insieme agli amici presidenti di Treviglio e Bergamo creammo il primo evento di zona il “Party di vino”. Fu un’occasione per raccogliere fondi divertendosi. Quello che molti non sanno fu il grande lavoro che richiese e l’impegno che ci misero tutti i membri del Club. Qualche giorno prima dell’evento, la per- sona che avrebbe dovuto aiutarci nell’organizzare il tutto si chiamò fuori. A quel punto esistevano solamente due scelte possibili, cancellare il tutto o rimboccarsi le maniche. Decidemmo per la seconda via, e posso dire senza timore di essere smentito che senza l’aiuto di tutti quello che fu un grande successo, non si sarebbe potuto realizzare. Ognuno si occupò di una piccola o di una grande cosa, ognuno mettendo il suo tassello per la costruzione del tutto. Questo è solo un esempio del perché considero il Rotaract una grande occasione, una grande scuola e una grande opportu- nità. Sicuramente il merito o l’onta della scelta, sbagliata o giusta che fosse, sarebbe stato mio ma il merito non fu sicuramente solo mio, anzi, fu dei vari Guido che si occupò della gra ca, Stefano che si congelò le mani con il ghiaccio per romperlo per dar da bere, Guido che al posto di restare all’interno si improvvisò parcheggiatore e di tutti gli altri che diedero una mano in ogni modo. Un Club è grande per le persone che lo compongono e io ho avuto l’onore di essere presidente di un giovane Club costituito da grandi persone.
Tanti auguri Rotaract Bergamo Città Alta, ti auguro grandi successi e grazie per quanto mi hai dato.
Marco Giani
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