Page 5 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
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29 ottobre 2015 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 09 (639)
anno rotariano 2015-2016
plauso delle autorità, del corpo docente e degli studenti.
In tale contesto è da annoverare un suo intervento “speciale” sul tema: “La Cina nel quadrante geoeconomico e geopolitico Mediterraneo”, in occasione dell’investitura a “Membro Numerario” della “Reale accademia di scienze economiche e finanziarie” di Barcellona (uno dei più importanti atenei cosmopoliti di dottrine di economia e finanza), in cui, con la consueta eloquenza e l’indiscussa capacità d’analisi, ha tracciato la progressiva espansione economica del colosso asiatico. Un argomento di grande attualità che si è dimostrato molto importante per i vertici dell’Ateneo catalano, capeggiato dal professor Jaume Gil Aluja.
L’eccezionale impegno profuso nei numerosi e delicati incarichi, ricoperti nel corso della lunga e brillante attività, hanno suscitato ammirazione e rispetto anche al di là dei confini nazionali: quale ambasciatore della cultura e dell’imprenditoria nazionale ha portato i colori dell’Italia ovunque nel mondo, riscuotendo unanimi consenti e significative benemerenze in Europa, in Asia e nelle Americhe.
Da persona della non violenza è stato in prima linea in difesa della vita umana e della pace tra i popoli, che difende e sostiene strenuamente senza alcuna preclusione ideologica attraverso un ammirevole impegno al servizio della solidarietà e della fratellanza. A significazione di ciò, in occasione della conferenza europea dei Rabbini, del 29 giugno 1999 a Praga, ha ricevuto il “Premio Sir Moses Montefiore”, massimo riconoscimento internazionale del mondo ebraico attribuito dal Centro mondiale dei servizi religiosi per la diaspora. Nella cui motivazione è scritto: “La dedizione al popolo ebraico in genere e alla Comunità italiana in particolare, attraverso un impegno forte e tenace, portato avanti anche nell’università di Gerusalemme”.
L’amicizia che lega Giancarlo Elia Valori a Israele è nota a tutti: uno dei momenti-simbolo di questo stretto legame, peraltro manifestato pubblicamente nel corso degli anni, può essere individuato nell’apertura del “Centro Ben Gurion” presso Peking University il 3 marzo 1993. In occasione dello storico evento, l’allora ministro degli esteri israeliano e suo amico personale, Shimon Peres, così si espresse: “Giancarlo Elia Valori ha gettato un solido ed importante ponte tra Israele e Cina, che non sarebbe stato possibile realizzare senza la sua lungimiranza e dedizione”. Lo stesso Shimon Peres, durante il suo primo impegno ufficiale da primo ministro, dopo l’assassinio di Yitzhak Rabin, dichiarò pubblicamente che “Il professor Valori è esponente di una lunga tradizione italiana caratterizzata dalla tolleranza verso il prossimo e gli altri popoli, una tradizione di gente che ha voluto legare le sue posizioni al destino del nostro popolo”.
Tra i tantissimi riconoscimenti merita una menzione particolare il titolo di Honorable, conferitogli il 18 febbraio 2002 “per il suo impegno unico e preziosissimo e per le azioni intraprese in favore dell’Académie des Sciences dell’Institut de France”. A cui si aggiunse, successivamente, la nomina a “Presidente d’onore” della stessa Fondazione Internazionale. Tale qualifica di “Honorable” non è solo una “onorificenza davvero straordinaria”, creata eccezionalmente per lui, ma è principalmente un “titolo a vita” pari a quel rango di “immortel”, insito di ogni membro dell’Institut de France, di cui l’Académie des Sciences, fondata nel 1666 da Jean Baptiste Colbert, fa parte.
Tra l’altro, Valori è il primo e unico italiano a fregiarsi di un titolo che fu, più di tre secoli fa, del cardinale Giulio Mazzarino. A suggellare questa affinità, in occasione delle celebrazioni del quarto centenario della nascita dell’alto prelato, il comune di Pescina, che ha dato i natali a questo illustre personaggio, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Pochi sanno che la “Legion d’Onore” che l’allora presidente francese Francois Mitterand consegnò a Valori è un riconoscimento “guadagnato sul campo”: quando, nel 1988, riuscì
responsabile: Edoardo Gerbelli
a ottenere la liberazione di tre ebrei, sequestrati in Libano, tre anni prima, dal gruppo islamico battezzato “Organisation de la justice revolutionnaire”. A Valori venne chiesto da alcuni autorevoli amici, “per così dire internazionali”, di intercedere presso l’allora presidente nordcoreano – Kim Il Sung, conosciuto nel 1975 in Cina durante l’apertura dell’ufficio di corrispondenza Rai – allo scopo di ottenere la liberazione degli ostaggi. Il leader nordcoreano, a seguito dalla richiesta dell’amico Valori, chiese al governo iraniano di esercitare la propria influenza sui sequestratori e, il 5 maggio 1988, Jean Paul Kauffmann, giornalista della televisione francese, Marcel Fontane e Marcel Carton, operatori della stessa emittente, vennero finalmente rimessi in libertà. E solo dieci anni dopo, dallo scioglimento del segreto di stato, si venne a sapere che questo fu possibile grazie all’intervento di un autorevole cittadino italiano.
E’ molto significativo ricordare un passo dell’intervento dell’allora ambasciatore di Francia a Roma che, nel consegnare a Valori le insegne di “Cavaliere della Legion d’Onore” per meriti speciali da parte del presidente Mitterand, così si espresse: “ il professor Valori è un uomo che sa guardare al di là delle proprie frontiere per comprendere il mondo. Ma è anche un vero europeo che non dimentica quanto l’Europa sia il suo stesso Paese e come attraverso lo sviluppo di ciascuno possa essere costruito e fondarsi l’avvenire di tutti...”
Molto stimato in Francia, a seguito del conferimento all’ambita decorazione di “Officier della Legion d’Onore”, Giancarlo Elia Valori è entrato a far parte di una elite ristrettissima di personalità particolarmente autorevoli oltralpe. Ma tanti altri sono i Paesi che hanno voluto annoverarlo fra i personaggi più stimati e ammirati, attribuendogli alti e significativi riconoscimenti. Tra cui il suo amatissimo Paese, dove ha ricevuto le massime onorificenze di Cavaliere di Gran Croce e di Cavaliere del Lavoro al Merito della Repubblica Italiana.
Una vita passata ai vertici di grandi società private e pubbliche non gli ha impedito di operare con grande dedizione e volontà anche nel variegato campo culturale, nel quale ha ricevuto dall’UNESCO la nomina di “Ambasciatore di buona volontà”, per l’impegno profuso nella diffusione e nella promozione del patrimonio di conoscenze nei significati più nobili.
Oltre ai saggi su personaggi come “Il gigante David - Ben Gurion tra mito e realtà” o temi di attualità come “La pace difficile – Angosce e speranze in Medio Oriente”, le sue numerose e apprezzate opere, tra cui: “Geopolitica dello spazio”, arricchita dalle prefazioni del Presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres e del Presidente emerito della Repubblica italiana Francesco Cossiga, hanno offerto preziosi spunti di riflessioni e un significativo contributo in occasione di qualificati dibattiti, in particolare, sull’Europa unita.
Di grande interesse sono risultate le sue iniziative editoriali: “La via della Cina – Passato, presente e futuro di un gigante della storia”, edito da Rizzoli; “Il Risorgimento oltre la storia”, redatto in occasione dell’apertura delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia; “Antisemitismo. Olocausto. Negazione - La grande sfida del mondo ebraico nel ventunesimo secolo”, edita da Mondadori; “I giusti in tempi ingiusti”, edita da Rizzoli; “Il futuro è già qui – Gli scenari che determineranno le vicende del nostro pianeta”, edita da Rizzoli; “Mediterraneo tra pace e terrorismo”, edita da Rizzoli e arricchita dalle prefazioni di Shimon Peres, presidente dello Stato di
Israele, Guido De Marco, presidente emerito della Repubblica di Malta, e dell’editorialista Stefano Folli.
Molto apprezzate a livello internazionale le recenti opere, “Petrolio – La nuova geopolitica del potere”, curata magistralmente per offrire un’idea più chiara di ciò che realmente sta avvenendo nel Mediterraneo. Tale concetto, alla luce delle nuove conoscenze socioculturali, è stato ampliato attraverso il coinvolgimento altri aspetti più globali e importanti della vita delle persone. In quest’ottica si collocano anche le precedenti opere – “Geopolitica
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