Page 3 - Rotary Club Bergamo Sud
P. 3
14 settembre 2017 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 05 (702)
anno rotariano 2017 - 2018
Una diga che era vulnerabile. A ciò si aggiunge che la sua collocazione era da considerarsi ad alta pericolosità per la popolazione del luogo e della valle, per cui il rischio era elevatissimo.”
“Gli stessi elementi di rischio – ha continuato l'ing. Merati – li troviamo nella tragedia di Tesero Valle Stava. Era una diga doppia, una posta a monte dell'altra, costruita a gravità e serviva a far decantare i fanghi di lavorazione. Il 19 luglio 1985 l'argine superiore cedette e crollò sul bacino inferiore che cedette a sua volta. La massa fangosa composta da sabbia, limi e acqua scese a valle a una velocità di quasi 90 chilometri orari spazzando via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontrò provocando la morte di 268 persone”
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un manufatto vulnerabile con un alto grado di pericolosità data la sua collocazione territoriale.
Diverso, invece, è il caso della tragedia del Vajont. Qui il manufatto è risultato poco vulnerabile (tanto che ha resistito perfettamente alla spinta provocata dalla massa franosa precipitata nell'invaso) ma la sua collocazione era altamente pericolosa data la natura del terreno e la presenza di un paese quasi ai piedi della diga.
Infatti il distacco dal versante del monte Toc di una frana di 260 milioni di metri cubi di roccia ha provocato l'innalzamento del livello d'acqua del bacino la quale è tracimata a valle provocando il 9 ottobre 1963 1917 morti di cui ben 487 bambini.
Dopo questa descrizione di tragedie provocate da incompetenze umane, l'ing. Merati ha fatto un breve excursus sulle competenze. Ossia chi sovrintende e vigila su questi manufatti. Ha ricordato che a
coordinatore Edoardo Gerbelli
tutt'oggi, a causa di scarsa organizzazione della Amministrazione Pubblica (funzioni delegate ad Enti che successivamente sono stati cancellati), si opera con una legislazione statale e regionale poco chiara. Esiste una legge della Regione Lombardia del 23 marzo 1998, n. 8 che è stata abrogata sotto condizione. Ossia le competenze dovevano essere delegate alle Province, ma queste essendo state recentemente abrogate la legge resta ancora vigente.
Al di là delle competenze, ha detto l'ing. Merati, resta il fatto che la Regione attraverso i suoi organi periferici sta svolgendo un ottimo lavoro di vigilanza e prevenzione”.
A questo punto ha fatto scorrere una serie di diapositive che illustravano l'efficacia dell'azione di sorveglianza, migliorando tutte quelle opere che rientrano per competenza sotto la sua responsabilità.
In conclusione ci ha fatto partecipi di una sua semplice riflessione.
“Punti di riferimento normativi, tecniche progettuali, competenze interdisciplinari devono fare i conti con l'estrema varietà dei siti e delle finalità del singolo manufatto.
Sia la fase progettuale che quella esecutiva o di controllo sono quindi fortemente specifiche per ogni singola opera.
FARE VIGILANZA E CONTROLLO SIA IN FASE PROGETTUALE CHE IN ESERCIZIO SIGNIFICA FARE EFFICACE PROTEZIONE CIVILE”
Nonostante l'ora protratta la discussione si è fatta fitta per cui l'oratore è stato costretto a soffermarsi anche dopo che il Presidente Marco Rossini ha chiuso la conviviale con il
classico tocco di campana.
.
CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE LA RASSEGNA FOTOGRAFICA O IL VIDEO DELLA CONVIVIALE
Dato l'argomento di attualità e su consenso dell'oratore il video è stato reso pubblico
Su proposta del Presidente è possibile scaricare le singole fotografie della conviviale.
Per ragioni di privacy occorre fare una richiesta specifica inviando una email al seguente indirizzo: rcbergamosud@gmail.com
pag. 3