Page 10 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
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20 giugno 2015 anno rotariano 2014-2015
Rotary Club Bergamo Sud Bollettino 33 (629) responsabile: Edoardo Gerbelli
forca caudina nel Rotary che pure è una responsabilità, morale oltreché sostanziale? Eppure, lo ricordava il Governatore in apertura di anno, eccellenti professionisti, genitori eccellenti, appassionati hobbisti si rivelano degli autentici arruffoni allorquando si approcciano al Rotary eppure anche il Rotary, sebbene non sia un’azienda, è certamente un’organizzazione. E che dire di quei Rotariani che abbandonano gli eventi distrettuali alla pausa caffè se l’evento dura cinque ore e al pomeriggio se si sviluppa sull’intera giornata.
Ma siamo solo al secondo macigno, fra poco ne scenderà un terzo, sempre più pesante amici.
A questo ci penso io (dice entrando il Governatore Eletto Pietro GIANNINI), questi macigni possono far male, possono schiacciare, schiacciare l’orgoglio di qualcuno, le certezze di altri, però li dobbiamo rimuovere e dobbiamo essere uniti per farlo.
Io sono pronto, però Vi garantisco che sarà più
pesante, forse, della somma dei primi due. Affrontiamolo dunque con la giusta dose di coraggio e la giusta energia ... facciamo scendere il terzo macigno.
INTOLLERANZA
E’ proprio bizzarro che un’Associazione che ha come obiettivo la reciproca comprensione sia vittima di manifestazioni di intolleranza agìta proprio da suoi stessi membri. L'amicizia è stata la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary, la tolleranza è ciò che lo tiene unito, eppure, ogni anno, qualche Presidente deve contenere l’ira di qualche socio, qualche Consiglio deve gestire qualche dimissione teatralizzata, e talvolta, cosa assai più grave, le tensioni esterne al Rotary vengono portate all’interno dell’Associazione. Apriamo, o riapriamo un dialogo nei nostri Club, il Rotary è per gente che si vuole conoscere e apprezzare, che desidera frequentarsi per condividere ed edificare cose importanti, il Rotary è fatto per persone che vogliono approfondire e condividere. Le élite si
parlano, le élite si incontrano, le élite si confrontano, le élite si scrutano e si guardano negli occhi; perciò le élite sono tolleranti.
Ma forse sono tolleranti perché sono élite, élite di professione ma anche élite di pensiero e di formazione.
Siamo al penultimo macigno, e mano a mano che ci avviciniamo all’ultimo sale la pressione.
Già, siamo al quarto macigno.
Per parlarne senza rischiare di essere indelicati è necessario fare ricorso a qualche sinonimo che renda il senso e il significato che desideriamo attribuire a questo quarto macigno; diciamo che l’ho levigato, come fanno con il marmo in Versilia, Per renderlo meno spigoloso. (a questo punto entra il Governatore Designato Nicola GUASTADISEGNI)
Alla fine ho scelto una sorta di eufemismo. Il macigno è molto pesante, però, almeno, all’impatto non produce schegge.
E allora eccolo il quarto macigno.
INCONSAPEVOLEZZA
E’ spesso la causa della caduta del precedente macigno, il terzo.
Ricordate? L’intolleranza!
Stiamo parlando di un autentico effetto valanga. Un macigno trascina l’altro, giù fino a valle. Quante volte, quante discussioni nei nostri Consigli, nei nostri incontri sono generate dalla non conoscenza delle cose. Quanti stereotipi sul Rotary all’interno dei Club. Mi ha riferito il Governatore di un’affermazione molto bella, enunciata dal tuo Presidente, Pietro, da John Germ, il quale ha affermato: “Molti Rotariani non conoscono il Rotary, perciò, essi, sono pessimisti sul futuro del Rotary”.
Opportunamente da anni siamo in ambasce, ci affanniamo per far si che il mondo si accorga di noi e spesso, sono i Rotariani a non conoscere il Rotary o a conoscerlo solo approssimativamente. Conoscenza, Consapevolezza, Appartenenza, si può solo passare di qui, non esistono alternative. L’inconsapevolezza muove dal non approfondire le
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