Page 9 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
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19 marzo 2015 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 24 (620) anno rotariano 2014-2015 responsabile: Edoardo Gerbelli
Prima Edizione anno rotariano 2011-2012 2° classificato – Francesco BRIGNOLI: classe 3°G Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù”
Poesie: “Profondo” e “Libertà”
“Le poesie presentate, datate in due diversi anni, testimoniano un percorso di scrittura poetica interessante e non episodico, basato sull’uso sicuro della parola per esprimere emozioni ed esperienze esistenziali.
In “Profondo”, una situazione di grave sofferenza psico-fisica, porta il giovanissimo autore allo scandaglio dell’animo, senza falsi alibi, nella ricerca della non facile salvezza. La paura c’è, ma diventa spinta verso la vita, ad ogni costo: il fondo toccato è il piano di risalita, nella consapevolezza che quanto accaduto “no/ non è un’avventura” e lascerà un segno profondo nella vita presente e futura.
In “Libertà” il sogno di un’esistenza autentica, libera dal male, a contatto con gli “interminati spazi” di leopardiana memoria, si esprime attraverso un uso del linguaggio piano e disteso, basato sulla scelta di vocaboli semplici che evidenziano una rara sensibilità creativa.”
Dal precedente bollettino abbiamo iniziato a pubblicare le poesie che sono state premiate nel corso delle tre passate edizioni, e dove possibile, il commento e la motivazione del premio.
Profondo
Sprofondo
come nelle sabbie mobili
in meno di un secondo.
Le mie mani non sono più visibili
non sento più il mio corpo,
le membra gracili.
E non mi accorgo
di toccare il fondo,
da qui risalgo.
Pian piano
posso tornare a vedere la luce
e la mano;
percepisco il peso
della vita
più di prima.
Il ricordo rimane
e un segno profondo
non va più via:
questa no
non è un’avventura
e non credo nemmeno di essere già in superficie. Sento l’aria che mi sfiora
Il calore mi pervade
non ho più freddo
mi allontano da quel mondo
ma senza fermarmi
la paura mi spinge.
(2012)
Libertà
Ho vissuto in pianure deserte,
dove potevo sentire il mio respiro libero.
Ho incontrato fiumi in piena,
nei quali galleggiavo pensando alla vita.
Ho visto gli interminabili mari
e gli infiniti cieli,
dove mi lasciavo trasportare dalle fresche onde
e dalle leggere brezze estive.
Ho costruito riparo in cima alla montagna,
dove restavo a guardare dall’alto le esuberanti colline. Ho visto le numerose stelle che spuntavano nel cielo, come i chicchi di grano che cadono dalla spiga quando sono maturi.
Ho sognato gli sperduti sentieri di campagna
e i fiori che crescevano silenziosi
in mezzo agli sconfinati prati della Terra.
(agosto 2010)
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