Page 4 - Bollettino Rotary Club Bergamo Sud
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16 maggio 2019 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 758 (27) anno rotariano 2018 - 2019 responsabile Edoardo Gerbelli Presenze alla conviviale del 16 maggio 2019 Appuntamenti da segnare in agenda giovedì 23 maggio “Meno dodici” con Pierdante PICCIONI Storia dell’uomo senza memoria, si risveglia dal coma dopo un incidente: ma senza i ricordi degli ultimi 12 anni               Soci presenti       29             Coniugi       17     Ospiti dei Soci       29     Ospiti del Club - in visita da altri Club         7     Totale     82     Soci presso altri Club:           LA PERCENTUALE E’ DATA DA: SOCI ATTIVI PRESENTI / \[SOCI ATTIVI - (SOCI DOF o in Congedo)\] X 100 I SOCI DEL CLUB AL 01/07/2018 SONO 56 DI CUI SOCI ATTIVI 50 (AL LORDO DEI SOCI DOF 3 E IN CONGEDO 1) E SOCI ONORARI 4      “Vorrei porgere le mie scuse a tutti coloro che, quando li ho ‘rincontrati’ per la prima volta, ci sono rimasti male perché non li ho riconosciuti, così come vorrei scusarmi con tutti quelli di cui ho deluso le aspettative, quando ho compiuto scelte incompatibili con la persona che ricordavano. Vorrei davvero capissero che quella persona che hanno conosciuto, ora, non esiste più”. Pierdante Piccioni, medico cremonese, una vita nei Pronto Soccorso della Lombardia, e autore insieme al giornalista de La Stampa Pierangelo Sapegno del libro autobiografico “Meno dodici” (Mondadori, pp. 360; euro 20), dall’ultimo giorno di maggio del 2013 non è più la persona che era fino a sei ore prima. Già, perché quel giorno di quasi due anni e mezzo fa va fuoristrada, con la sua auto, sulla tangenziale di Pavia, in un banale incidente. Finisce in coma, si risveglia e non ricorda nulla degli ultimi 12 anni. Un buco nero lo inghiotte a causa della lesione della corteccia cerebrale: vive come fosse all’epoca della lira, in cui nessuno parlava ancora di Facebook e Youtube e la crisi economica era ancora di là da venire. Piccioni è un alieno che legge il mondo con gli occhi di un estraneo. “L’ultimo ricordo che ho – racconta nelle pagine di ‘Meno dodici’ – è il momento in cui sto uscendo dalla scuola elementare di mio figlio Tommaso, dopo averlo accompagnato in classe la mattina del suo ottavo compleanno. Nella mia testa sono passate poche ore, quelle in cui ero rimasto privo di sensi. In realtà sono trascorsi quasi dodici anni, perché Tommaso aveva compiuto otto anni il 25 ottobre 2001”. La sua vita è cambiata, lui è cambiato. “Come medico soprattutto – racconta a ilfattoquotidiano.it -. Sono una persona diversa, migliore”. E sorridendo: “Questo almeno è ciò pag. 4 


































































































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