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24 maggio 2018 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 31 (728) anno rotariano 2017 - 2018 coordinatore Edoardo Gerbelli
presenze alla conviviale del 24 maggio 2018
i nostri service
PARLIAMO (A CUORE APERTO) DI FONDAZIONE ROTARY
Soci presenti +Onorari
27
Coniugi
5
Ospiti dei Soci
8
Ospiti del Club - in visita da altri Club
1
Totale
41
Soci presso altri Club: Edoardo GERBELLI alla Commissione Distrettuale Rotary Fondation – Dario LA FERLA presso RC Huntsville Alabama (USA)
0
LA PERCENTUALE E’ DATA DA: SOCI ATTIVI PRESENTI / (SOCI ATTIVI - SOCI DOF) X 100
I SOCI DEL CLUB AL 01/07/2017 SONO 60 DI CUI: ATTIVI 56 – DOF (Dispensati Obbligo di Frequenza) 5 - ONORARI 4
Generalmente consideriamo il nostro contributo alla Rotary Fondation come una gabella dovuta alla nostra adesione al Rotary International. Questo modo di pensare è il risultato per la maggior parte dei rotariani di una carenza conoscitiva della Fondazione e dei benefici che produce in tutto il mondo. Atteggiamento questo alquanto superficiale ed irritante, ma che ha una sua ragione nel fatto che accogliamo nella nostra associazione membri che non hanno nessun interesse all'attività di servizio del Rotary, ma che considerano la loro partecipazione alle conviviali alla stregua di una rimpatriata tra amici. Se da una parte queste sono alcune ragioni della disaffezione o indifferenza dei soci verso la Fondazione, dall'altra parte c'è molta impreparazione nei Presidenti nel comunicare al Club gli obiettivi umanitari che essa sostiene con grande successo. Troppo spesso la nostra visuale di service è limitata alla ricerca di associazioni alle quali dare il nostro contributo. E' bene essere molto chiari a tal proposito. Non è service l'elargizione di contributi a varie associazioni di volontari. E' beneficenza. E noi non facciamo beneficenza. Usiamo il termine service al posto di progetti proprio perché il nostro impegno a favore dell'umanità ci deve coinvolgere in prima persona. Diamo il nostro contributo (non solo in termini di soldi) mettendo a loro disposizione la nostra professionalità. Convinti che così facendo possiamo contribuire alla formazione di un
mondo migliore e più solidale. Mi viene in mente la campagna promozionale che il Rotary International ha fatto in occasione della celebrazione dei suoi cento anni di vita. Una serie di manifesti in cui si sintetizzava l'azione di servizio9 del Rotary. Li voglio qui ricordare:
E' VERO, CI MPIACE DARE LEZIONE AGLI ALTRI
E' VERO, DOVE SIAMO NOI C'E' SEMPRE UN RINFRESCO
E' VERO, CI PIACE ORGANIZZARE CENE
E' VERO, CONOSCERE PROFESSIONISTI AFFERMATI AIUTA
E' ovvio che l'accettazione di tale stile di vita comporta grande sacrificio ed impegno personale. E questo è molto bello e gratificante, altrimenti non saremmo tanto diversi da coloro i quali limitano il loro impegno all'offerta di un euro con un SMS. Strappato, magari, dopo aver visto la solita rappresentazione dei bambini malnutriti o affetti da patologie invalidanti.
Se vogliamo essere diversi lo dobbiamo essere in tutto: anche nel nostro modo di operare. Se siamo stati scelti perché ritenuti leader, lo dobbiamo dimostrare con il nostro impegno a sostenere gli obiettivi umanitari del Rotary. Questi obiettivi li
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