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14 dicembre 2017 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 14 (711) anno rotariano 2017 - 2018 coordinatore Edoardo Gerbelli
terapia personalizzata, alle problematiche di accesso dei pazienti alla struttura sanitaria della Regione.
Abbiamo già dei progetti nella prevenzione e nella cura delle malattie, quale, ad esempio, le “domeniche della salute” del Gruppo Orobico 2, che soddisfa l’esigenza della prevenzione delle malattie attraverso tutta una serie di visite specialistiche alla popolazione e la cura tempestiva dei casi più urgenti attraverso dei canali che sono stati creati con la struttura sanitaria.
La progettazione non può prescindere dalla professionalità delle persone che se ne occupano, ma non può escludere le persone che se ne vogliono comunque occupare, perché anche loro possono dare il loro contributo a volte anche fondamentale.
Richiamo ad esempio proprio l’esperienza di “End polio Now”, nella quale la realizzazione del progetto fu possibile grazie al contributo di una persona che non aveva alcuna professionalità legata alla prevenzione o alla cura delle malattie.
Sergio Mulitsch, che lavorava nel settore del “packaging”, portò quale fondamentale contributo la soluzione che permise di trasportare i vaccini a lunga distanza.
Dopo di che occorre mettere in campo la costanza e la convinzione che, purtroppo, a volte viene più impiegata a discutere su cose banali, piuttosto che per realizzare progetti.
Quando il Progetto partì, non si aveva ancora l’idea che sarebbe poi divenuto il progetto di eradicazione della Polio, ma con l’andare del tempo, il progetto cambiò prospettiva sino a diventare quello che tutti conosciamo.
Ravindran, Presidente Internazionale 2015/2016, all’Institute di Milano del 2015 disse che se Il Rotary International fosse stato conscio sin dall’inizio dei costi in termini di persone, energie personali e soldi spesi per realizzare questo progetto, forse non sarebbe nemmeno partito, ma che è stata la costanza dei Rotariani a consentire di raggiungere i risultati ottenuti.
Grazie al nostro Progetto, la realtà del mondo è cambiata, dalle 350.000 persone colpite ogni anno, attualmente si registrano meno di venti casi dall’inizio dell’anno.
La chiave del successo è stato il coinvolgimento di tutti i rotariani, la professionalità delle numerose persone che se ne sono occupate, la costanza che all’inizio ha spinto e poi ha permesso la prosecuzione del progetto, anche a discapito di coloro che chiedevano di impegnarsi in altro ed infine il coinvolgimento della rete rotariana.
Paul Harris disse:
“Il Rotary offre l’opportunità di servire nei modi e negli ambiti in cui ognuno è più
propenso. Il potere di un’azione combinata non conosce limiti.”
I problemi della prevenzione e della cura delle malattie sono immensi, ma se li conosciamo, se li affrontiamo, possiamo progettare un futuro migliore per le persone che vivono nei nostri territori.
E’ una sfida che è degna di essere affrontata.
Approfitto dell’occasione per porgere a Voi e ai Vostri cari i migliori auguri di buon Natale e di sereno anno nuovo.
 Milano, 1 dicembre 2017
Nicola GUASTADISEGNI
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