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09 novembre 2017 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 11 (708)
anno rotariano 2017 - 2018
Da tempo, ormai, stiamo sentendo parlare di “industria 4.0” senza però capirne appieno il suo significato. Finalmente, questo ci viene spiegato in modo esauriente dall'ing. Salvatore MAJORANA, direttore del polo scientifico e tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano.
“Dalla Ricerca all'Impresa: il lungo filo
rosso dell'innovazione” ing. Salvatore MAJORANA
Il Presidente Marco ROSSINI, dopo aver salutato tutti presenti e fatto alcune comunicazioni “di servizio rotariano” ha introdotto l'ospite della serata, ing. Salvatore Majorana con la lettura del suo curriculum.
Il tema sviluppato ha detto il Relatore “riguarda alcune dinamiche che legano le imprese e l'innovazione. Tematica che mi ha coinvolto da sempre in quanto ricercatore presso l'Università di Genova.”
L'innovazione è la naturale conseguenza della ricerca. Se prima non si investe nella ricerca non è possibile pensare di innovare l'industria e i suoi prodotti. Oltre ad investire risorse significative del guadagno derivato dal prodotto, occorre che a monte si formi una cultura ed un pensiero della necessità della ricerca sia nei giovani che negli imprenditori. Non è possibile pianificare un intervento industriale se prima non si è fatto una ricerca di cosa produrre, come produrre, con chi produrre e per chi produrre.
Questo è il messaggio che il relatore ing. Majorana ha voluto comunicare e metterlo come presupposto indispensabile per ogni riflessione che si intende intraprendere sull'innovazione.
“Io ho immaginato di proporre un percorso che collega alcune dinamiche d'impresa e
coordinatore Edoardo Gerbelli
– e quale è il suo ultimo scopo.”
A sostegno di questo suo sentire ha ricordato la sua esperienza trascorsa come ricercatore e in particolare ha raccontato il suo lavoro fatto presso l'Università di Genova volto a tradurre le gestualità umane in sistemi robotizzati.
“L'innovazione tende a far progredire la società. Ma come viene valutato il progresso?” si è chiesto. Per spiegare ciò si è avvalso di alcuni grafici che rappresentano i tempi di acquisizione-apprendimento- accettazione delle nuove tecnologie da parte della società.
In particolare si è posto tre domande: • Qual'è la misura del progresso? • Qual'è il ruolo della tecnologia? • Qual'è il percorso?
A queste domande ha cercato di dare delle risposte e in particolare ha detto che “la misura del progresso equivale alla qualità della vita. Così definita:
1. Distribuzione del benessere 2. Attrattività (Capitale umano,
investimenti, arte, idee, ...) 3. Qualità dell'Ambiente
Un nuovo modo di pensare e la capacità di innovare il sistema produttivo ci ha permesso di cambiare la storia del pianeta.
Come non era mai mai accaduto nella storia prima di oggi l'umanità è riuscita a:
• Aumentare la ricchezza disponibile • Distribuire la ricchezza
• Creare e distribuire cultura
• Allungare le aspettative di vita
• Migliorare la sicurezza degli individui
• ... ed altro ancora”
Dopo aver approfondito questi argomenti ha
evidenziato la criticità di questa evoluzione:
ossia si andrà verso una carenza di risorse fare l'innovazione - come ha detto il Relatore umane. Per mantenere i trend di crescita
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