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19 ottobre 2017 Rotary Club Bergamo Sud anno rotariano 2017 - 2018
Bollettino n. 09 (706) coordinatore Edoardo Gerbelli
    Molte disabilità non vengono percepite, oppure sono ignorate perché considerate scomode per la società, per cui sono i familiari a farsene carico.
“Piccoli Passi Per ...” Associazione no-profit
Il Presidente Marco ROSSINI, nel presentare gli ospiti della serata, Camilla MORELLI e Daniela DOMENGHINI, rispettivamente Presidentessa e Volontaria dell'Associazione “Piccoli Passi Per ...” ha voluto evidenziare che è formata da numerosi volontari che spendono il loto tempo per alleviare e supportare le famiglie che hanno al loro interno persone affette da malattia mentale.
L'azione di volontariato “ci sono delle similitudini con il Rotary – ha detto il Presidente – perché come noi qua facciamo dei service, dei progetti in cui cerchiamo di mettere la nostra professionalità ed il nostro impegno, anche loro in modo specificuo, si impegnano gratuitamente a sostenere progetti a favore delle famiglie e delle persone affette da problemi psichici.”
“Vogliamo essere la Voce di chi troppo spesso non ha voce, lavorare insieme contro l'emarginazione, il pregiudizio, la solitudine, a volte l'abbandono, in cui si trovano, ancora oggi, coloro che vivono la dolorosa esperienza della malattia mentale.” Con queste parole semplici, toccanti ed illuminanti la Presidentessa MORELLI ha voluto sintetizzare la mission della loro Associazione.
L'Associazione nasce nel momento in cui la legge Basaglia diventa esecutiva, ma non offre alcun servizio di supporto alle persone con problematiche psico-sociali. Nel 1978 in Italia il malato di mente smette ufficialmente di essere un pericolo per la società e inizia ad essere un uomo che necessita di cure. Il merito di questa svolta, legale e culturale, va in gran parte a Franco Basaglia e alla legge 180 del 1978 da lui fortemente voluta e per questo diventata famosa con il suo nome.
“L'Associazione opera nell'area della salute mentale. E' l'unica associazione di riferimento dell'Azienda Ospedaliera di Bergamo. Quindi lavoriamo nel territorio di Bergamo e limitrofi. E' formata da familiari, volontari e utenti (ossia da persone con un disagio psichico).
Nasce ormai nel lontano 1996 da un gruppo di familiari che hanno il medesimo bisogno che però volevano trovare delle forme di aiuto e supporto reciproco diverse da quelle che venivano fornite dalle strutture pubbliche. Essa si prefigge i seguenti
obiettivi:
• sostegno delle famiglie
• favorire una migliore qualità di vita delle
persone con disagio psichico
• tutelarne i diritti di cittadinanza
• incentivare la cultura dell'accoglienza e
della prossimità”
A sostegno delle famiglie come:
• “centralino sociale” di ascolto, informazione e orientamento
• gruppo di auto-mutuo-aiuto
• attività di sollievo
• accompagnamento dei familiari nella ricerca
di risposte ai loro bisogni
L'Associazione è impegnata – ha proseguito MORELLI - a portare la voce di utenti e familiari presso i servizi e le istituzioni per chiedere che ad ogni persona con disagio psichico siano garantite risposte tempestive, efficaci, personalizzate, in un progetto condiviso che rispetti le specificità e unicità della persona e ne valorizzi risorse e potenzialità.
Inoltre offre una costante e dettagliata informazione verso la comunità in modo da far comprendere che l'utente affetto da disagio psichico non è poi così diverso dall'utente normale. Significativa la frase “da vicino nessuno è normale” scritta all'ingresso dell'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano.
L'associazione è impegnata da tempo sul tema dell'ABITARE che, per le persone che vivono situazioni di fragilità e malattia psichica, risulta essere molto spesso un problema per la difficoltà di trovare soluzioni soddisfacenti e individualizzate
I progetti in essere in questo campo sono: • un posto anche per me
• 1caffèx2=casa
Alla fine di questa chiara esposizione ha ceduto la parola a Daniela DOMENGHINI, la quale in qualità di volontaria sta portando avanti questi progetti.
DOMENGHINI ha voluto fare un breve excursus dei progetti in atto e del loro impegno che è veramente impressionante. “La comune finalità dei progetti – ha detto – consiste nel favorire percorsi per l'autonomia e l'integrazione sociale delle persone con disturbi psichici attraverso l'individuazione e la costruzione di nuove forme di accoglienza ed inclusione in una logica di valorizzazione e dialogo all'interno della comunità locale, dei contesti di vita.
I progetti sono sostenuti da finanziamenti pubblici e da partecipazione a bandi.
Quelli in atto sono
• senza paura
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