Page 3 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
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25 maggio 2017 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 31 (694)
anno rotariano 2016 - 2017
focalizzare i destinatari dell'aiuto; Daniela Taiocchi di Sesaab che ha aperto i canali mediatici de l'Eco diBergamo/BergamoTv.
Chi ha cucinato la ricetta, ricorda Bertoli, sono però i soci del Città Alta e in particolare: il capo progetto Mauro Cavallone, Chiara Ferraris, Andrea Lombardini, Aldo Angeletti, Marco Musitelli, Alberto Carrara, Aldo Arditi, Rosella Colleoni, Paolo Fernandino, Rotaract e Interact rappresentati dalle presidenti Roberta Cuttin e Federica Sorrentino. Poi, l'invito a un applauso in ricordo di Pietro Giannini, sostenitore dall'inizio di Cena Sospesa.
Chiara Ferraris a nome della task force ringrazia il capitano-presidente: ”Ha avuto l'idea e la visione, ci ha dato coraggio e entusiasmo”. Bertoli svela i numeri: 38 ristoranti hanno aderito e la raccolta è stata di 33 mila euro netti, pari a 1650 buoni spesa da venti euro l'uno, pari a 4.300 chili di pasta e pane, 611 kg di carne e formaggi, 5500 chili di frutta e verdura.
Il presidente ringrazia tutti i ristoranti, ma in particolare i tre che più si sono distinti (Arlecchino 6000 euro, Caprese e Circolino sopra i 4000). Classifica completa a disposizione dei soci in segreteria. “Ristoranti diversi, solidarietà trasversale” . Un grazie sentito ai tre presidenti rotariani che hanno deciso di fare interclub e ad Alberto Nacci presidente del Sarnico che ha adottato l'idea. “Insieme si costruisce” è il messaggio finale. Marzia Marchesi porta il saluto del sindaco e ringrazia il presidente, sottolineando che il risultato non era scontato e che “il traguardo è stato raggiunto da tutti i bergamaschi”. Marchesi si è anche augurata che il progetto possa, a staffetta, continuare. Oscar Fusini di Ascom è lapidario: “Se le idee sono buone c'è poi solo bisogno di passione. Abbiamo visto che i nostri associati hanno partecipato in tanti, qualcuno si è mosso per la prima volta e questo ci ha colpito. Poi, la solidarietà non è un fatto d'élite, ma di massa e avere ristoranti con clientele diverse ha mostrato che la solidarietà appartiene a tutti. Continuiamo così”.
Ivano Stentella per Caritas ringrazia per l'aiuto . “Tocchiamo con mano tanta povertà ormai da anni e spesso abbiamo temuto di non riuscire ad aiutare abbastanza. Sempre, però, sono arrivate da fuori le risorse. Nel post-crisi abbiamo distribuito quasi 500 mila euro”. Chiude gli interventi Nicoletta Silvestri, assistente del governatore per il Gruppo orobico 1: “Un progetto rotariano esemplare -afferma -perché ripetibile – e infatti è già stato ripreso – che ha coinvolto tanti soci e istituzioni e dato visibilità al Rotary. L' interclub è molto partecipato stasera e anche questo mostra come su Cena Sospesa ci siano condivisione e sintonia. E questa è la miglior
coordinatore Edoardo Gerbelli
chiusura di un progetto!”.
A questo punto, conclusa la sospensione della cena, tutti hanno apprezzato il menu interclub by Chicco Cerea, una sorta di prologo materiale dell'intervista all'eccellenza bergamasca in cucina. Per l'occasione, parla non solo lo chef tristellato, ma tutta la famiglia: la madre Bruna, moglie del fondatore del ristorante 'Da Vittorio', il fratello Francesco e la sorella Rossella.
Paola Abrate ha dato ritmo e vivacità televisiva all'intervista corale, dove alcuni memorabilia (un pesce fresco, una macchina per fare il caffè, un vaso di funghi sott'olio, alcune fotografie) sono state gli spunti per ripercorrere a più voci un'epopea del lavoro: dagli inizi del giovane Vittorio come ragazzo del bar, al primo locale aperto nell'allora viale Roma. La visione di aprire nella Bergamo anni 60, adusa a due tipi di pesce: bertagnì e trote, un ristorante di pesce di mare, in accoppiata con l'allora neonata Orobica pesca. Poi i funghi, nottate a pulirli in cucina. “Tanta voglia di lavorare, tanti figli e tanti debiti ma anche tanta passione” ha riassunto Bruna Cerea quegli anni da pionieri. I figli che crescono tra cucina e ristorante “non che fossero i migliori a scuola, ma davano una mano”, Enrico che tra le pentole si scopre geniale e vai con le stelle, mentre le dimensioni dell'impresa crescono come il fagiolo magico: in quantità e diversificazione (dopo St. Moritz, prossima realizzazione il ristorante a Macao nell'albergo di Versace) e in qualità (worldclass, come testimoniano i servizi organizzati per, per esempio, per Clinton e Obama. “Progetti per il futuro?” chiede Abrate. Calmo e concreto, il Cerea stellato risponde. “Mantenere quello che abbiamo. Siamo fortunati”. Mamma Bruna è già tornata di là a fare i conti. Si chiude, mangiucchiando un pezzo di Gioconda, il dolce inventato per il 50° anniversario del ristorante, in un'atmosfera compleannesca, essendo il 26 maggio data di nascita dello chef, e lanciando, a beneficio degli altri club, il50° del Città Alta.
E' quasi mezzanotte, nell'atrio c'è una teca di Cena sospesa, casomai. E qualcuno, in effetti, ci infila ancora una busta.
Susanna Pesenti
(ndr – ci è sembrato corretto e doveroso riportare integralmente l’articolo di Susanna Pesenti pubblicato sull’ultimo bollettino del RC Bergamo Città Alta e diffonderlo a tutti i nostri soci in modo tale che si rendano conto dell’eccellenza del progetto. Bravi!)
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a cura di Bruno Bernini
Su proposta del Presidente è possibile scaricare le singole fotografie della conviviale.
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