Page 2 - Bollettino Rotary Club Bergamo Sud
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09 febbraio 2017 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 19 (682))
anno rotariano 2016 - 2017
Tutti affrontiamo la gestione dei nostri dati personali e navighiamo sul web in modo troppo superficiale senza renderci conto dei pericoli e delle disavventure che possiamo incorrere. Il Ten. Coll. Dott. Mario Leone PICCINNI ci ha aperto gli occhi con la sua lucida ed incisiva relazione .
Attacchi informatici
La conviviale di giovedì 9 febbraio è iniziata con la gradita visita di Mr. JAYAKUMAR S., past presidente del RC di GREATER COCHIN del Distretto 3201 – India.
Il Presidente Clemente PREDA si è detto onorato di tale visita. Dopo di che c’è stato lo scambio dei gagliardetti. (vedi pag. 6-7).
La serata è proseguita con la relazione del nostro ospite il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Mario Leone PICCINNI. E’ stato presentato da Anna VENIER dicendo che “il ten. coll. PICCINNI è esperto di informatica giuridica ed è autore di numerosi testi in materia.”
“Nei suoi testi e nel suo lavoro di tutti i giorni si occupa di reati commessi tramite utilizzo del web.
Le vittime sono gli utenti, anzi spesso gli "utonti" come li ha definiti il tenente colonnello riferendosi a coloro che cadono nelle truffe architettate da soggetti spesso, purtroppo, domiciliati in paesi non collaborativi, e che quindi respingono le rogatorie internazionali disposte dagli inquirenti locali, talchè i reati restano impuniti.”
Il dr. Piccinni ha iniziato la sua trattazione spiegando che qualsiasi soggetto che navighi in internet, viene qualificato con un codice che è univoco a livello mondiale.
Gli utenti, così identificati, navigano normalmente nel web, talvolta nel deep web, dove le attività illegali sono la norma. Navigando nel web entrano in siti e interagiscono con gli stessi, spesso per assumere informazioni, talvolta per normali transazioni commerciali, frequentemente
coordinatore Edoardo Gerbelli
per svolgere attività che, di per sè non sarebbero illecite, ma che lo possono diventare.
Ne è un esempio il sexting, ovvero il sesso praticato on line, ovvero tramite computers dotati di telecamera. Il "sesso on line" non è un reato, ma talvolta le immagini degli utenti ignari vengono registrate e poi utilizzate per ricattare l'utente stesso.
Esistono poi i furti di dati quali gli estremi delle carte di credito e il successivo utilizzo delle credenziali delle carte di credito stesse o i furti di dati anche sensibili dai cellulari o dai computer connessi. Possono essere rubate anche foto conservate nei devices. “Purtroppo, dice il dr. Piccinni, nessun sito è realmente e assolutamente sicuro, come dimostrano le recenti notizie di violazione di archivi riservati di società e di istituzioni pubbliche”.
Un altro reato è la creazione di una falsa identità e l'utilizzo della stessa per adescamento, anche di minori.
Questi reati sono commessi consapevolmente dai gestori dei siti, ma spesso non sono utilmente perseguibili perché i siti sono domiciliati in stati non collaborativi, anche europei purtroppo, come la Romania, e le indagini degli inquirenti si fermano.
Non esiste quindi soluzione effettiva dopo che è stato commesso il reato, può esistere solo la prevenzione.
La prevenzione si fa con l'acquisto e l'installazione di firewall aggiornati e cercando di evitare contatti che potrebbero avere degli aspetti illegali, con sconosciuti. È chiaro, tuttavia, che esistono delle situazioni molto pericolose in cui, per curiosità e/o ignoranza, si mettono gli utenti, spesso anche giovani.
Si tratta di utilizzo improprio di strumenti disponibili sul web.
Il dr. Piccinni che molto frequentemente è invitato nelle scuole per spiegare ai ragazzi i
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