Page 3 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
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8 gennaio 2015 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 16 (612) anno rotariano 2014-2015 responsabile: Edoardo Gerbelli
questa consapevolezza ha letto una parte della settima lettera del Governatore Alberto GANNA, dove viene richiesto un momento di riflessione da parte di ogni rotariano su quanto egli senta di essere parte attiva: “Abbiamo acceso 42 lampade in altrettanti Club nei primi mesi di questo anno, nella consapevolezza che il motto del Presidente Internazionale potesse essere letto anche con il significato di riaccendere gli entusiasmi sopiti in troppi Rotariani. E allora, oggi, dobbiamo chiederci, semmai, su cosa si fonda la nostra consapevolezza di appartenere al Rotary; è una domanda, questa, che dobbiamo porci coraggiosamente, perché la risposta che ci daremo potrebbe anche essere deludente.
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Noi non sempre abbiamo tale consapevolezza, non sappiamo esattamente chi siamo;”
Il Presidente ha invitato Paola BRAMBILLA, in qualità di Responsabile della Commissione Progetti, ad illustrare i nostri due progetti in corso.
“Noi abbiamo deciso di partecipare a due progetti che sono “ABITARE IL TERRITORIO” e “CHE CLASSE!” ha detto Paola BRAMBILLA. L’impegno per questi particolari progetti nasce dalla convinzione/conoscenza che “l’individuo con una grossa fragilità, dovuta alla sua condizione miodistrofica, incidono fortemente sul senso di indipendenza e sul senso di capacità di autonomia della persone” possono migliorare la sua integrazione con il tessuto sociale (prima di tutto in quello familiare) e nelle istituzioni scolastiche.
Il Presidente ha quindi passato la parola ad Andrea CATTANEO, quale promotore di questi progetti, invitandolo ad illustrarne la genesi.
“Il mio rapporto con l’UILDM” ha detto Cattaneo “è iniziato in gioventù, quando da rotaractiano ho scelto di fare il servizio civile in sostituzione di quello di leva. Ed allora avevo scelto di essere assegnato alla sezione di Bergamo della UILDM. Questa mia diretta esperienza a fianco di persone miodistrofiche mi ha portato alla consapevolezza dei loro bisogni e della necessità di continuare in questo servizio. Magari con modalità diverse, ma comunque sempre presente in questo ambito.” ..... “ecco come è maturata l’idea di supportare in progetti specifici la UILDM e perchè mi sento coinvolto pienamente in questa azione rotariana”.
Per farla breve direi che da una necessità è nata una virtù.
E’ toccato, quindi, alla dottoressa Olivia OSIO concludere la serata. Ella ha ribadito l’importanza della sinergia tra il nostro Club e la UILDM per la realizzazione e la continuazione dei due progetti illustrati durante la nostra conviviale.
Il tocco della campana ha chiuso la nostra visita/conviviale.
www.distrofia.net
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