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13 NOVEMBRE 2014 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 11 (607) anno rotariano 2014-2015 responsabile: Edoardo Gerbelli
CONOSCERE IL ROTARY (24)
Riprendiamo la pubblicazione della nostra storia attraverso il racconto “in diretta” dei vari Presidenti che si sono succeduti alla guida del nostro Club. In questo numero pubblichiamo l’intervista al XVIII Presidente: Andrea Onorato CATTANEO. Primo Presidente della “new generation” ha guidato il Club verso nuove prospettive di sviluppo ed iniziative. Pur coinvolgendo nuove leve non ha disdegnato l’aiuto dei “vecchi” che con affetto e stima lo hanno sostenuto per tutto il suo mandato. Se vogliamo dare una etichetta al suo mandato potremmo dire: INNOVAZIONE NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE.
ANDREA ONORATO CATTANEO Presidente
anno rotariano 2013-2014
Fare il Presidente per un anno di un club Rotariano è sicuramente un grosso impegno di tempo e di energie. Qual è la motivazione che ti spinto ad accettare tale incarico ?
Credo che far parte di un sodalizio quale il nostro, implichi il dovere ed il piacere di mettersi al servizio degli altri amici, contribuendo così alla vita ed alla crescita del club stesso.
Quando nel corso di un sabato mattina, Beppe Stefanelli e Gianangelo Benigni vennero da me per verificare la mia disponibilità a ricoprire l’incarico di Presidente, inizialmente ebbi il timore che tale incarico avrebbe tolto troppo tempo al lavoro e che di conseguenza avrei rischiato di non svolgere il mio mandato al meglio. Dopo una breve riflessione però, ho ritenuto che se avessi deciso di aspettare il momento “giusto” per fare il Presidente, probabilmente quel tempo non sarebbe mai arrivato e così decisi di accettare, spinto anche dalla volontà in questo modo di ringraziare i Past President della fiducia che avevano riposto in me.
In un anno possono succedere molte cose e certe volte ci si trova a gestire dei momenti difficili/delicati della vita del club. Quali sono stati, se ce ne sono, e quali cambiamenti pensi di aver portato nella gestione del club ?
Non ricordo situazioni propriamente difficili, ma piuttosto ci sono stati momenti importanti di confronto tra i soci. Quando mi hanno eletto, mi era stato chiesto di cambiare passo, rinnovando le cariche all’interno del Consiglio direttivo, in modo da poter aiutare il club ad affrontare ed a superare il “giro di boa” e passare il testimone dai soci fondatori ad altri soci, anche rotarianamente più giovani.
Ho così voluto condividere l’avventura del mio anno rotariano con molti amici, che in taluni casi erano ancora privi di esperienza in quanto alle prime armi all’interno di un Consiglio Direttivo: a questi ho affiancato alcuni Past President di grande esperienza.
A distanza di circa un anno, ho visto crescere rotarianamente questi “nuovi” Consiglieri, che hanno preso coscienza dei loro ruoli e che adesso sono stati riconfermati dal mio successore e svolgono i loro compiti con padronanza e sicurezza: certo, nel corso del mio anno, a causa dell’inesperienza, alcune volte non si è stati proprio impeccabili, ma anche in questo caso l’aiuto e l’affiancamento dei soci “esperti” non è mai mancato.
Un club vive principalmente per i service che propone e/o che realizza. Nel tuo mandato quali service hai proposto/sostenuto/realizzato ?
Sicuramente il service principale del mio anno è stato l’appoggio che abbiamo dato alla U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sezione di Bergamo, per la quale abbiamo sostenuto due progetti: “Abitare il Territorio”, che consiste nel costruire attorno alle famiglie, nei luoghi in cui esse vivono, delle reti di relazioni significative con i servizi, con i vicini di casa, con le realtà educative, con le realtà informali, con i parenti e che le faccia sentire parte della comunità e coinvolte in un supporto reale; ed il progetto “Che Classe!” che affronta il tema dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
Oltre ai progetti di cui sopra, il Club ha continuato il service del Centro Bambino Famiglia, che vede coinvolti insieme al nostro club, anche i club gemellati degli amici francesi di Chalon e di quelli tedeschi di Offenburg, e che anche quest’anno ci ha visto essere parte attiva, con un folto gruppo di soci capitanati dall’instancabile Andrea Vecchi, che un sabato mattina sono andati a dipingere i corridoi della struttura!
Mi fa poi piacere ricordare che sono stati donati fondi per il progetto del Rotary International “Polio Plus End”, che abbiamo sponsorizzato un giovane rotaractiano affinchè potesse partecipare al Ryla e che come ogni anno abbiamo sostenuto sia il nostro Rotaract, che il Premio alla Poesia Elio Martina.
Ho poi avuto la fortuna di concludere durante il mio anno il progetto di restauro di 11 opere d’arte della Accademia Carrara, iniziato sotto la Presidenza di Enrico Felli e continuato con Nicoletta Silvestri e Pasquale Ventura, che
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