Page 9 - Bollettino del Rotary Club Bergamo Sud
P. 9
Le origini
IL ROTARY IN PARTICOLARE VUOLE:
1. promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri membri per renderli meglio atti a servire l'interesse generale;
2. formare ai principi della
più alta rettitudine la
pratica degli affari e delle
professioni, riconoscere la
dignità di ogni
occupazione utile a far sì che esse vengano esercitate nella maniera più degna, quali mezzi per servire la società;
3. orientare l'attività privata, professionale e pubblica di ogni membro del Club al concetto di servizio;
4. propagare la comprensione reciproca, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più svariate attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.
Il Rotary nacque la sera del 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, allora giovane avvocato di Chicago, si incontrò con tre amici per discutere un'idea che da tempo lo assillava: dar vita ad un club di persone di differenti professioni, organizzando incontri regolari all'insegna dell'amicizia, per trascorrere un pò di tempo in compagnia e allargare le conoscenze professionali.
Quella sera, assieme a Paul Harris, c'erano Silvestre Schiele, commerciante di carbone, Gustavus Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto. Si riunirono presso l'ufficio di Loehr, in Derarborn Street 127, in un edificio, l'Unity Building, che esiste ancor oggi a Chicago.
Da quella riunione cominciò a realizzarsi l'idea di un club maschile dove ogni socio rappresentava la propria professione. Le riunioni si svolgevano settimanalmente, a turno presso l'ufficio o a casa dei vari soci. Era, questo, un sistema di rotazione che aveva lo scopo di far conoscere a ogni socio l'attività degli altri e che portò poi Harris a chiamare il suo sodalizio: Rotary.
I quattro soci fondatori erano di discendenza nazionale diversa (americana, tedesca, svedese e irlandese) ed appartenevano anche a fedi religiose diverse (protestante, cattolica ed ebraica). Erano un prodotto di quel grande crogiolo che era ed è l'America e, sotto questo aspetto, erano i progenitori più adatti a dar vita a quel grande movimento internazionale che sarebbe poi diventato il Rotary International.
Dopo l'ammissione di un quinto socio, il tipografo Harry Ruggles, il gruppo prese ufficialmente il nome di Rotary Club di Chicago. Il primo registro, che risale al 1905, riporta un elenco di trenta soci, con Silvester Schiele come Presidente; Will Jensen, agente immobiliare, segretario; Ruggles tesoriere e il dottor Will R. Neff, dentista, "incaricato dell'ospitalità". Paul
Harris non volle assumere alcuna carica nel nuovo club e non ne divenne presidente se non due anni più tardi. Ruggles fu il primo ad avere l'idea di un coro, e ancora adesso la tradizione di cantare insieme è viva in molti club.
Una delle dichiarazioni del mondo dell'etica degli affari è la prova delle 4 domande, che è stata proposta nel 1932 dal rotariano Herbert J. Taylor (che poi diventerà presidente del R.I.), quando gli chiesero di guidare un'azienda vicina al fallimento. Questo codice di poche parole, applicabile all'etica da seguire nel commercio ed in ogni transazione, venne adottato dal Rotary nel 1943.
Ciò che noi pensiamo, diciamo o facciamo:
1. Risponde a VERITA’?
2. E' GIUSTO per tutti gli interessati?
3. Darà vita a BUONA VOLONTA' e a migliori rapporti d’AMICIZIA?
4. Sarà VANTAGGIOSO per tutti gli interessati?
8